Il modello Psiconeuroendocrinoimmunologico
La salute umana, come funzionamento ottimale del sistema psicosomatico, in tutte le sue dimensioni, dipende da complesse interazioni reciproche tra fattori biologici, genetici ed epigenetici, psicologici e sociali governati dal Sè o coscienza centrale del sistema. Ognuno di questi livelli è influenzato da fattori interni (ad esempio una predisposizione, una malattia, un disagio emotivo) ed esterni (ad esempio inquinanti ambientali, alimenti, eventi traumatici, farmaci, ecc): la parte modifica il tutto e ne è a sua volta modificata.
Come descrive accuratamente lo psichiatra Daniel J. Siegel, fondatore della neurobiologia interpersonale, la salute è questione di integrazione, ovvero di connessione funzionale tra gli elementi differenziati (specializzati) di un sistema complesso. Il nostro organismo è un sistema aperto (che scambia energia e informazioni al proprio interno e con l'ambiente fisico e relazionale) capace di autoregolazione e autoorganizzazione, comportamento caotico (non prevedibile) e creatività (emergenza di un modo di essere originale nell'esperienza interiore e nell'esplorazione esterna). Inoltre l'essere umano è capace di sviluppare autoconsapevolezza.
L'integrazione dura tutta la vita e può essere definita come processo flessibile, adattativo e coerente, in cui l'energia-informazione procede come flusso dinamico tra caos e struttura. La malattia insorge dove manca l'armonia tra questi due stati, le comunicazioni vengono interrotte o sono disfunzionali, il sistema permane nel caos (indifferenziazione, perdita di connessione) o nella rigidità della struttura (abitudini e schemi ricorsivi). Scrive Siegel "vivere una vita all'insegna della salute e della creatività è un atto di coraggio; nel nostro percorso verso l'integrazione offriamo ospitalità alla vulnerabilità dell'incertezza".
Curiosamente l'epigenetica conferma che la maggiore variabilità nel comportamento ed espressione del codice genetico si ha nelle parti del cervello più recenti che governano l'intero sistema. Vi è quindi un grande potenziale di crescita ed evoluzione!
L' integrazione è un processo spontaneo che emerge quando ci apriamo alla realtà con presenza e accettazione, rimuovendo gli ostacoli alla capacità intrinseca di autoregolazione, autoorganizzazione ed evoluzione.
A livello cerebrale integrazione significa coerenza e sincronizzazione, stati di coordinazione e armonia tra le parti sostenuti dagli strumenti di consapevolezza.
Massimizzare le possibilità di autoregolazione e permettere all'organismo di evolvere in complessità significa conoscere e riconoscere le singole parti, gli elementi fondamentali della rete psicosomatica, e favorirne la connessione in una unità funzionale.
Come descrive accuratamente lo psichiatra Daniel J. Siegel, fondatore della neurobiologia interpersonale, la salute è questione di integrazione, ovvero di connessione funzionale tra gli elementi differenziati (specializzati) di un sistema complesso. Il nostro organismo è un sistema aperto (che scambia energia e informazioni al proprio interno e con l'ambiente fisico e relazionale) capace di autoregolazione e autoorganizzazione, comportamento caotico (non prevedibile) e creatività (emergenza di un modo di essere originale nell'esperienza interiore e nell'esplorazione esterna). Inoltre l'essere umano è capace di sviluppare autoconsapevolezza.
L'integrazione dura tutta la vita e può essere definita come processo flessibile, adattativo e coerente, in cui l'energia-informazione procede come flusso dinamico tra caos e struttura. La malattia insorge dove manca l'armonia tra questi due stati, le comunicazioni vengono interrotte o sono disfunzionali, il sistema permane nel caos (indifferenziazione, perdita di connessione) o nella rigidità della struttura (abitudini e schemi ricorsivi). Scrive Siegel "vivere una vita all'insegna della salute e della creatività è un atto di coraggio; nel nostro percorso verso l'integrazione offriamo ospitalità alla vulnerabilità dell'incertezza".
Curiosamente l'epigenetica conferma che la maggiore variabilità nel comportamento ed espressione del codice genetico si ha nelle parti del cervello più recenti che governano l'intero sistema. Vi è quindi un grande potenziale di crescita ed evoluzione!
L' integrazione è un processo spontaneo che emerge quando ci apriamo alla realtà con presenza e accettazione, rimuovendo gli ostacoli alla capacità intrinseca di autoregolazione, autoorganizzazione ed evoluzione.
A livello cerebrale integrazione significa coerenza e sincronizzazione, stati di coordinazione e armonia tra le parti sostenuti dagli strumenti di consapevolezza.
Massimizzare le possibilità di autoregolazione e permettere all'organismo di evolvere in complessità significa conoscere e riconoscere le singole parti, gli elementi fondamentali della rete psicosomatica, e favorirne la connessione in una unità funzionale.
Il mondo fisico e sociale in cui viviamo e le scelte che compiamo quotidianamente hanno un impatto fondamentale sul modo in cui il nostro organismo si sviluppa, si organizza, si relaziona, si adatta e si mantiene in salute. Ambiente, comportamenti e relazioni agiscono attraverso la modulazione epigenetica sull'espressione dei nostri geni, sia in senso funzionale che disfunzionale, favorendo salute o malattia.
La medicina integrata si propone di utilizzare le conoscenze in ambito PNEI, derivate dalla biologia molecolare, dalle neuroscienze e dall'epigenetica, nella prevenzione e nella cura: con un approccio sistemico, evolutivo e scientifico, attraverso diversi strumenti di tradizione antica e di recente sviluppo, agendo sui diversi piani dell'individuo (corporeo-energetico, emotivo, cognitivo, relazionale e spirituale), per portare benessere, unità e crescita al singolo, alle comunità e all'intero pianeta.
La medicina integrata si propone di utilizzare le conoscenze in ambito PNEI, derivate dalla biologia molecolare, dalle neuroscienze e dall'epigenetica, nella prevenzione e nella cura: con un approccio sistemico, evolutivo e scientifico, attraverso diversi strumenti di tradizione antica e di recente sviluppo, agendo sui diversi piani dell'individuo (corporeo-energetico, emotivo, cognitivo, relazionale e spirituale), per portare benessere, unità e crescita al singolo, alle comunità e all'intero pianeta.
Le caratteristiche comuni dei sistemi medici tradizionali sono, in accordo con le più recenti acquisizioni scientifiche:
Fonti: F.Bottaccioli, Filosofia per la medicina, medicina per la filosofia - Grecia e Cina a confronto, ed. Tecniche Nuove, 2010
- l'importanza dell' inserimento dell'uomo nel contesto naturale
- la visione dell'organismo come intero
- la presenza di forze in equilibrio (salute) o in disequilibrio (malattia) tra loro
- il continuo mutamento della realtà delle forme viventi, in una allostasi dinamica
- la salute interpretata come ordine, coerenza e sincronizzazione delle informazioni
- l'importanza dei fattori ambientali, dei comportamenti e dello stile di vita come fonte di salute e malattia
Fonti: F.Bottaccioli, Filosofia per la medicina, medicina per la filosofia - Grecia e Cina a confronto, ed. Tecniche Nuove, 2010