L'uomo, identificandosi esclusivamente con il proprio organismo contrapposto all'ambiente crea una vasta illusione, una scissione tra sè e il proprio mondo. Queste divisioni non sono reali, ma egli si comporta come se lo fossero; egli passa dall'identità cosmica all'auto-identificazione, dall'organismo intero alla separazione mente corpo e infine all'identificazione con la sola parte accettabile di sè, in una serie di frammentazioni sempre più estese, in una visione sempre più ristretta.
Così l'universo diviene falso a se stesso: allo scopo di vedere se stesso deve innanzitutto dividersi in almeno due parti, una che vede e l'altra che viene vista. La volontà desidera conoscere se stessa, e si risveglia così la coscienza; la volontà si divide in due. Da una che era, intera e completa in se stessa diviene, allo stesso tempo, attore e osservatore.
Il conflitto è inevitabile perchè l'attore desidera liberarsi dei limiti entro cui lo ha confinato il suo stesso desiderio di coscienza. Da una parte è stato reso capace di vedere ma dall'altra c'è qualcosa che, in quanto osservatore, egli non può vedere.
La natura fa sì che la conoscenza di una metà del mondo assicuri che l'altra metà resti sconosciuta.
Tratto da Ken Wilber, Lo spettro della Coscienza
Così l'universo diviene falso a se stesso: allo scopo di vedere se stesso deve innanzitutto dividersi in almeno due parti, una che vede e l'altra che viene vista. La volontà desidera conoscere se stessa, e si risveglia così la coscienza; la volontà si divide in due. Da una che era, intera e completa in se stessa diviene, allo stesso tempo, attore e osservatore.
Il conflitto è inevitabile perchè l'attore desidera liberarsi dei limiti entro cui lo ha confinato il suo stesso desiderio di coscienza. Da una parte è stato reso capace di vedere ma dall'altra c'è qualcosa che, in quanto osservatore, egli non può vedere.
La natura fa sì che la conoscenza di una metà del mondo assicuri che l'altra metà resti sconosciuta.
Tratto da Ken Wilber, Lo spettro della Coscienza
La visione sistemica oltre l'individuo:
evoluzione, coerenza, coscienza planetaria
Ken Wilber, nel suo libro Lo spettro della Coscienza, identifica vari livelli di coscienza in base al grado di frammentazione (o identificazione con la separazione di una parte dall'intero):
- il livello dell'Ombra in cui gli aspetti inaccettabili di Sè vengono negati e repressi;
- il livello Egoico, in cui vi è separazione tra mente e corpo;
- il livello Biosociale in cui nascono i filtri sulla realtà dovuti ai condizionamenti familiari, sociali e culturali;
- il livello Esistenziale, in cui il Sè è altro dal non Sè
- il livello delle bande transpersonali in cui i confini del Sè iniziano ad espandersi ad una natura più vasta e inclusiva
L’attuale crisi umana, sociale, politica ed ecologica è generata da una profonda inconsapevolezza delle leggi che governano il benessere e l’evoluzione dell’essere umano e del pianeta. Il prossimo salto evolutivo deve essere necessariamente un salto di consapevolezza globale.
Le leggi che governano i sistemi e la loro evoluzione si ripetono in modo analogo anche se non identico su differenti livelli di evoluzione e complessità: il grado di evoluzione di un sistema corrisponde infatti al grado di complessità della comunicazione e condivisione delle informazioni tra gli elementi che lo costituiscono. Un sistema funziona come unità solo se vi è una elevata coerenza interna che si manifesta attraverso una sempre più complessa organizzazione energetica- informazionale. Il raggiungimento di una soglia critica permette il salto quantico evolutivo verso un sistema unitario di livello evolutivo superiore.
Questo processo si è verificato già a partire dall'aggregazione dei primi atomi in molecole, e poi nella costituzione della prima cellula; più cellule hanno condiviso le informazioni diventando esseri multicellulari sempre più complessi fino all'uomo. La simbiosi, la cooperazione e l'interdipendenza tra organismi sono quindi componenti fondamentali dell'evoluzione, in una dinamica dialettica tra sopravvivenza individuale (competizione) e adesione ad un progetto più organizzato e complesso (cooperazione e creazione di comunità sociali): caos e logos sono complementari ed entrambi necessari al fine evolutivo.
Gli esseri viventi più semplici contengono già tutte le informazioni di base per la sopravvivenza, informazioni che vengono mantenute, condivise e organizzate in sistemi più complessi nel passaggio a forme di evoluzione più avanzate; come hanno messo in evidenza le ricerche sull' essere unicellullare Tetrahymena negli organismi unicellulari sono già presenti tutti i principali mediatori che nell' uomo governano la fisiologia, le emozioni e la coscienza: serotonina, dopamina, melatonina, insulina, fattori ipotalamici, ormoni tiroidei, relaxina, istamina, endorfine, acetilcolina, adrenalina e noradrenalina, citochine, somatostatina (Csaba, 2012).
I recettori oppiacei nel mio cervello e nel vostro sono fatti delle stesse molecole di quelli del tetrahymena: questa scoperta tocca la semplicità e l'unità della vita. Identiche componenti che gestiscono il flusso di informazioni attraverso l'evoluzione si conservano. L'intero sistema è nel suo complesso semplice, elegante e completo in se stesso.
Candace Pert, 2011
L'origine della vita è stato un evento unitario (lo stesso Big Bang che ha dato origine all'Universo è stato un evento unitario in cui tutte le particelle erano fuse in un unico impasto di energia-materia!), da cui la vita ha preso a fluire in maniera non lineare ma attraverso una progressione oscillante e instabile, ricca di punti di biforcazione (istanti di crisi) in cui si sono compiute delle scelte. L'intelligenza dei sistemi viventi risiede nella capacità di modificare la propria struttura e il proprio comportamento per adattarsi alle continue sfide dell'ambiente in cui vive, trasmettere le conoscenze apprese dall'esperienza e compiere dei salti evolutivi che si manifestano nella direzione di una sempre maggiore coscienza e autoconsapevolezza, opponendosi alla tendenza al caos (entropia) attraverso l'organizzazione (neghentropia).
Nell'uomo le esperienze vengono trasmesse a livello genetico, epigenetico, comportamentale e culturale alle generazioni successive. La memoria genetica cellulare contiene tutte le informazioni derivate dalle conoscenze precedenti e permette di accelerare nei nove mesi di gestazione un percorso evolutivo durato quattro miliardi di anni!
L'ontogenesi è una ricapitolazione della filogenesi. (Haeckel)
La consapevolezza di Sè si evolve parallelamente allo sviluppo neurocognitivo dell'essere umano generando le condizioni di coerenza e sincronizzazione necessarie allo sviluppo di una coscienza planetaria, la coscienza del gigantesco sistema vivente chiamato Gaia (Ipotesi Gaia, Margulis - Lovelock). La percezione di essere parte di un campo di coscienza più grande e collettivo fino ad un campo unitario di livello evolutivo superiore è ciò che permetterà la transizione ad una società globale. La Terra (Gaia) è infatti una comunità di esseri viventi che mantiene le condizioni chimico-fisiche idonee alla vita (ciclo dell'acqua, temperatura, acidità, salinità, stato di ossidazione) grazie a processi di feedback attivo: queste variabili co-evolvono con gli esseri viventi, parte di una rete intelligente. L'evoluzione riguarda Gaia nel suo insieme, ma per questo salto evolutivo è necessario che ogni essere umano realizzi le potenzialità della consapevolezza e impari a creare coerenza, armonia e comunicazione dentro e fuori di sè. Potremmo allora assistere al più importante salto evolutivo della storia umana, verso una civiltà planetaria unita, pacifica e sostenibile. (Montecucco)
Le leggi che governano i sistemi e la loro evoluzione si ripetono in modo analogo anche se non identico su differenti livelli di evoluzione e complessità: il grado di evoluzione di un sistema corrisponde infatti al grado di complessità della comunicazione e condivisione delle informazioni tra gli elementi che lo costituiscono. Un sistema funziona come unità solo se vi è una elevata coerenza interna che si manifesta attraverso una sempre più complessa organizzazione energetica- informazionale. Il raggiungimento di una soglia critica permette il salto quantico evolutivo verso un sistema unitario di livello evolutivo superiore.
Questo processo si è verificato già a partire dall'aggregazione dei primi atomi in molecole, e poi nella costituzione della prima cellula; più cellule hanno condiviso le informazioni diventando esseri multicellulari sempre più complessi fino all'uomo. La simbiosi, la cooperazione e l'interdipendenza tra organismi sono quindi componenti fondamentali dell'evoluzione, in una dinamica dialettica tra sopravvivenza individuale (competizione) e adesione ad un progetto più organizzato e complesso (cooperazione e creazione di comunità sociali): caos e logos sono complementari ed entrambi necessari al fine evolutivo.
Gli esseri viventi più semplici contengono già tutte le informazioni di base per la sopravvivenza, informazioni che vengono mantenute, condivise e organizzate in sistemi più complessi nel passaggio a forme di evoluzione più avanzate; come hanno messo in evidenza le ricerche sull' essere unicellullare Tetrahymena negli organismi unicellulari sono già presenti tutti i principali mediatori che nell' uomo governano la fisiologia, le emozioni e la coscienza: serotonina, dopamina, melatonina, insulina, fattori ipotalamici, ormoni tiroidei, relaxina, istamina, endorfine, acetilcolina, adrenalina e noradrenalina, citochine, somatostatina (Csaba, 2012).
I recettori oppiacei nel mio cervello e nel vostro sono fatti delle stesse molecole di quelli del tetrahymena: questa scoperta tocca la semplicità e l'unità della vita. Identiche componenti che gestiscono il flusso di informazioni attraverso l'evoluzione si conservano. L'intero sistema è nel suo complesso semplice, elegante e completo in se stesso.
Candace Pert, 2011
L'origine della vita è stato un evento unitario (lo stesso Big Bang che ha dato origine all'Universo è stato un evento unitario in cui tutte le particelle erano fuse in un unico impasto di energia-materia!), da cui la vita ha preso a fluire in maniera non lineare ma attraverso una progressione oscillante e instabile, ricca di punti di biforcazione (istanti di crisi) in cui si sono compiute delle scelte. L'intelligenza dei sistemi viventi risiede nella capacità di modificare la propria struttura e il proprio comportamento per adattarsi alle continue sfide dell'ambiente in cui vive, trasmettere le conoscenze apprese dall'esperienza e compiere dei salti evolutivi che si manifestano nella direzione di una sempre maggiore coscienza e autoconsapevolezza, opponendosi alla tendenza al caos (entropia) attraverso l'organizzazione (neghentropia).
Nell'uomo le esperienze vengono trasmesse a livello genetico, epigenetico, comportamentale e culturale alle generazioni successive. La memoria genetica cellulare contiene tutte le informazioni derivate dalle conoscenze precedenti e permette di accelerare nei nove mesi di gestazione un percorso evolutivo durato quattro miliardi di anni!
L'ontogenesi è una ricapitolazione della filogenesi. (Haeckel)
La consapevolezza di Sè si evolve parallelamente allo sviluppo neurocognitivo dell'essere umano generando le condizioni di coerenza e sincronizzazione necessarie allo sviluppo di una coscienza planetaria, la coscienza del gigantesco sistema vivente chiamato Gaia (Ipotesi Gaia, Margulis - Lovelock). La percezione di essere parte di un campo di coscienza più grande e collettivo fino ad un campo unitario di livello evolutivo superiore è ciò che permetterà la transizione ad una società globale. La Terra (Gaia) è infatti una comunità di esseri viventi che mantiene le condizioni chimico-fisiche idonee alla vita (ciclo dell'acqua, temperatura, acidità, salinità, stato di ossidazione) grazie a processi di feedback attivo: queste variabili co-evolvono con gli esseri viventi, parte di una rete intelligente. L'evoluzione riguarda Gaia nel suo insieme, ma per questo salto evolutivo è necessario che ogni essere umano realizzi le potenzialità della consapevolezza e impari a creare coerenza, armonia e comunicazione dentro e fuori di sè. Potremmo allora assistere al più importante salto evolutivo della storia umana, verso una civiltà planetaria unita, pacifica e sostenibile. (Montecucco)