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strumenti di cura

medicina bioregolatoria


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BrSM o la medicina di bioregolazione dei sistemi si basa sull' evidenza che  ogni malattia è sistemica in quanto ogni organismo è un sistema composto di differenti livelli interagenti (networks). La malattia deriva dalla disregolazione di questi networks, a loro volta composti da elementi in relazione reciproca tramite connessioni di tipo chimico, molecolare, elettro-magnetico che trasportano informazione. L'uomo è sempre in relazione con il suo ambiente quindi grande importanza riveste l'intervento sulle cause modificabili di perturbazione: inquinamento, stile di vita, relazioni, emozioni, stress, spiritualità ecc.
Utilizza modelli di diagnosi e cura e strumenti clinici derivati da differenti culture e tradizioni applicandoli secondo un approccio sistemico regolatorio.
Comprende l'utilizzo di conoscenze e farmaci derivati da: omeopatia, omotossicologia, fitoterapia, biologia molecolare, immunologia, PNEI, Medicina Tradizionale Cinese; ha sviluppato inoltre tecniche infiltrative combinate con l'uso di farmaci low-dose, punti di agopuntura e meridiani. Sostiene la prevenzione e la cura secondo un modello multi-livello a step progressivi a seconda del caso specifico, preferendo interventi con il più alto beneficio e il minimo rischio (effetti collaterali) dove possibile. I diversi strumenti possono essere utilizzati singolarmente secondo la preferenza della persona ma in genere vengono scelti dal medico che costruisce un percorso di cura personalizzato.

indicazioni e controindicazioni

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omotossicologia

Indicata nella prevenzione e cura di patologie sia funzionali che organiche, acute o croniche
Controindicazioni ed effetti avversi praticamente assenti ad eccezione di alcuni farmaci in particolari stati come gravidanza, allattamento o alcune patologie. Utilizzata sola o in sinergia con terapie convenzionali.
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fitoterapia

Indicata nella prevenzione e cura in particolare di alterazioni e patologie funzionali ma anche organiche acute e croniche.
Controindicazioni ed effetti avversi sono possibili, così come interazioni farmacologiche. E' necessario un attento monitoraggio medico. Può essere prescritta sola o in sinergia con terapie convenzionali.
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omeomesoterapia

Indicata in alcune patologie infiammatorie e degenerative, soprattutto osteo-articolari, utilizzata nella medicina estetica e anti-age.
Controindicazioni e affetti avversi pochi e in genere transitori ma possibili, dovuti più alla tecnica infiltrativa che ai farmaci low dose utilizzati. Si utilizzano schemi di terapia sui punti energetici di agopuntura e lungo i meridiani.

discipline psicocorporee


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Sostengono il benessere dell'organismo modulandone le funzioni regolatorie di base; facilitano l'equilibrio degli assi neuroendocrino e immunitario, sviluppano un miglior senso di sè corporeo-energetico attraverso la sensibilità e l'autopercezione, il movimento, la respirazione, il tocco. Promuovono lo scioglimento di alcuni blocchi psicosomatici migliorando la gestione emotiva e relazionale. Facilitano l'elaborazione cognitiva e l'integrazione cerebrale, la conoscenza e l'espressione di sè, la crescita spirituale e l'autoconsapevolezza. 

indicazioni e controindicazioni

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mindfulness psicosomatica
​meditazione

Controindicazioni e effetti avversi dipendono dalla tecnica, dalle condizioni psicofisiche della persona e dal tipo di utilizzo nel processo di cura. In generale sono pratiche essenziali e potenti nella prevenzione e nel mantenimento della salute, per la loro efficacia clinica vengono utilizzate nei percorsi terapeutici ma ci sono controindicazioni in alcuni casi in cui il professionista può decidere di non utilizzare alcune delle tecniche o modificarle.
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pratiche energetiche
​pratiche espressive

Controindicazioni ed effetti avversi
essenzialmente nulli se si seguono le indicazioni
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tecniche di contatto
massaggio

Controindicazioni ed effetti avversi
dipendono dalla tecnica utilizzata, dalle condizioni psicofisiche della persona, dalla relazione terapeutica e dal tipo di utilizzo nel processo di cura.
Alcune tecniche sono accudenti e rilassanti, altre più stimolanti e riequilibranti; alcune agiscono più in superficie, altre a livelli più profondi. Possono generare stati piacevoli o spiacevoli interagendo con dimensioni sia corporee-energetiche che emozionali-psicologiche fino a livelli meditativi-spirituali.
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il percorso

Nel corso degli anni ho sperimentato personalmente e professionalmente diversi approcci non convenzionali che attualmente propongo come sostegno ai percorsi di cura basati sulla consapevolezza di sè e come integrazione terapeutica.

Il mio incontro con le "medicine complementari e alternative o CAM" avvenne ancor prima di essere laureata: soffrivo di rinocongiuntivite allergica e sperimentai l'agopuntura, una pratica della Medicina Tradizionale Cinese. Per molti anni non ebbi più alcun disagio e fui grata di poter sospendere i farmaci sintomatici che seppur ben tollerati potevano avere qualche effetto collaterale. In seguito l'allergia ricomparve in un momento di forte stress e siccome in quel periodo ero turbata dalle continue polemiche tra medici pro e contro l'omeopatia, e io stessa ero molto scettica, decisi di sperimentare un protocollo omotossicologico. Il risultato fu ottimo e l'allergia sparì completamente per diversi anni.

Ancora oggi quando mi capita di avere qualche lieve accenno di ripresa, in periodi di forte stress, mi rivolgo con beneficio ai farmaci omotossicologici che utilizzo anche per svariate altre condizioni. In seguito utilizzai in prevenzione o per la cura di lievi disturbi preparati erboristici (tinture madri, estratti secchi, olii essenziali, gemmoterapici) e fitoterapici (titolati), sempre con buoni risultati. Decisi quindi di approfondire le basi scientifiche e tradizionali dei diversi strumenti, per avere una comprensione anche intellettuale dell'innegabile efficacia sperimentata e una conoscenza più vasta che mi permettesse di integrarli in sicurezza nella mia pratica clinica.  Molti pazienti ne hanno beneficiato con soddisfazione.

Anche per quanto riguarda le discipline corporee (un eterogeneo gruppo di tecniche, pratiche e sistemi che hanno in comune la mediazione corporea), sperimentai diversi approcci: le arti marziali (il karate) fin da bambina; in seguito mi avvicinai allo Yoga, che seguii per alcuni anni sperimentando scuole e insegnanti diversi; l'osteopatia (anche qui sperimentai tre diversi indirizzi); solo recentemente ho scoperto il metodo Feldenkrais, lo shiatsu di Mazunaga e l'approccio ayurvedico. ​Ho inoltre partecipato a un processo di cura basato sullo sciamanesimo femminile.

Sebbene per alcune discipline ci sono ancora pochi studi scientifici o sono di scarsa qualità e non conclusivi, l'esperienza personale e clinica mi sostiene nella scelta e nella prescrizione delle attività che di volta in volta meglio si combinano con le caratteristiche della persona che seguo, con il percorso in atto e con le funzioni psicofisiche da sostenere e riequilibrare.

La sostanziale assenza, se non in alcuni rari casi, di effetti collaterali rende dal mio punto di vista l'integrazione di tutti questi strumenti, derivati da conoscenze antichissime o recenti, nei percorsi di cura "convenzionali" non solo è possibile ma auspicabile, come ben dimostrato dall'esperienza dell'ospedale di Pitigliano in cui sono diminuiti anche i costi dell'assistenza. Per una disamina sugli studi riguardanti l'efficacia e le modalità di azione dell'omeopatia consiglio di scaricare il numero gratuito di Pneinews 6/2019 dal sito www.sipnei.it 

​Qui di seguito provo a dare qualche informazione generale rispetto agli strumenti che ho sperimentato, studiato e che propongo, direttamente o attraverso collaborazioni con professionisti ed operatori più esperti, come integrazione e sostegno al benessere globale. Per quanto riguarda la Mindfulness e più in generale la meditazione, come strumento di presenza nella relazione terapeutica, pratica regolatoria nei processi di cura e metodo per il risveglio spirituale della coscienza, potete far riferimento alla pagina specifica.

approfondimenti

omotossicologia, medicina bioregolatoria

L'omotossicologia nasce dal tentativo di Hans Heinrich Reckeweg di costruire un ponte tra omeopatia e allopatia,  attingendo  alle conoscenze derivate dalla biochimica e dall'immunologia. In seguito l'omotossicologia si è evoluta grazie alle ricerche della biologia molecolare e della psiconeuroendocrinoimmunologia sulle comunicazioni tra i sistemi di regolazione dell'organismo vivente. I principi teorici fondamentali possono essere riassunti così: importanza del drenaggio per rimuovere le tossine continuamente accumulate dall'organismo (tossine derivanti dall'inquinamento dell'ambiente esterno e interno e che compromettono il normale funzionamento cellulare); la vicariazione progressiva, ovvero lo spostamento progressivo del mal funzionamento a organi e sistemi sempre più vitali fino alla cronicizzazione dei processi patologici e alla disgregazione fino alla morte (i farmaci omotossicologici favoriscono la vicariazione regressiva cioè a ritroso nel processo patologico fino a sostenere i processi fisiologici di guarigione); il principio di similitudine e di ormesi (cioè concentrazioni diverse della stessa sostanza possono dare origini ad effetti biologici opposti); l'importanza della succussione (SKA o attivazione cinetica sequenziale) nella preparazione di farmaci a diluizioni omeopatiche biologicamente attivi.

La Medicina Low Dose (MLD o delle basse concentrazioni) utilizza il processo di SKA come strumento chiave per potenziare l'attività biologica delle molecole segnale, all’interno della gamma di concentrazioni fisiologiche, concentrazioni inferiori rispetto a quelle che in genere determinano effetti avversi, ma che raggiungono risultati terapeutici proprio grazie alla sottile regolazione delle comunicazioni inter- cellulari. La MLD è particolarmente indicata per ristabilire l'equilibrio del funzionamento neuroendocrino e immunitario anche attraverso la regolazione dell'infiammazione di bassa intensità. E' utile quindi nei casi di disfunzioni dei sistemi PNEI, come quelle dovute a scorretti stili di vita, infezioni croniche, malattie allergiche e infiammatorie, stress e disturbi psicosomatici, o nelle malattie degenerative in cui i sistemi psicobiologici non siano troppo estesamente compromessi, in integrazione con le terapie convenzionali, con i percorsi di gestione dello stress, consapevolezza e crescita personale e con le modificazioni dello stile di vita. Ulteriore evoluzione della MLD è la Medicina Bioregolatoria Sistemica.

MICROIMMUNOTERAPIA

La microimmunoterapia è una disciplina orientata alla modulazione del sistema immunitario, e quindi dell'intero network PNEI, attraverso sostanze che mimano gli scambi di informazione molecolare  (ad esempio citochine) naturalmente presenti nelle risposte infiammatorie ed immunitarie dell'organismo. Il basso dosaggio e l'attivazione sequenziale (dinamizzazione) ne aumenta la sicurezza e l'efficacia e ne permette l'utilizzo in un ampio numero di condizioni. L'obiettivo è quello di riportare l'equilibrio nel network psicosomatico disfunzionale.

OMEOMESOTERAPIA

E' l'infiltrazione di farmaci propri dell'omotossicologia e della medicina sistemica di bioregolazione a fini curativi; può essere utilizzata nelle patologie osteoarticolari ma anche in moltissimi altri disturbi e in medicina estetica. Spesso vengono utilizzati specifici agopunti o aree anche distanti dai punti dolorosi riferiti. 
Applicazioni in medicina estetica:
  • Rivitalizzazione viso e total body
  • Rassodamento glutei
  • Tonificazione seno
  • Trattamento di cicatrici ipertrofiche
  • Alopecia androgenetica
  • Piccole varici, lieve insufficienza linfatica e venosa

fitoterapia

Per quanto riguarda la fitoterapia, l'utilizzo di piante medicinali è sempre stato uno dei cardini dei sistemi medici tradizionali e molte delle sostanze sintetiche presenti nei farmaci derivano da sostanze naturali presenti nelle piante. Sebbene le possibili interazioni con farmaci di sintesi, sostanze e alimenti, e qualche raro ma possibile effetto collaterale rendano conto della delicatezza della prescrizione (assolutamente medica), i fitoterapici (in cui i principi attivi sono titolati e spesso più concentrati rispetto ai preparati erboristici come ad esempio le tisane e le tinture madri) sono un'ottima risorsa nella prevenzione, nel riequilibrio e nel potenziamento delle capacità di auto regolazione.
La fitoterapia studia e applica a scopo preventivo o terapeutico le conoscenze sull’ attività biologica, l'efficacia clinica, le controindicazioni, la posologia e le opportune vie di somministrazione delle piante. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni vegetale che contenga, in uno o più dei propri organi, sostanze farmacologicamente attive merita il nome di pianta medicinale.
Quasi sempre le proprietà terapeutiche di una pianta derivano dall'azione integrata di più sostanze farmacologicamente attive: il "fitocomplesso". Per garantire efficacia e sicurezza di utilizzo i fitoterapici sono sottoposti a titolazione, cioè l'analisi precisa e scientifica della quantità dei componenti più attivi del fitocomplesso, che non deve essere inferiore al livello minimo fissato dalla Farmacopea, ma nemmeno superiore al livello massimo per garantire una buona tollerabilità (assenza di effetti avversi). Grazie alla titolazione è possibile standardizzare il prodotto, in modo che esso sia sempre uguale a se stesso, con ovvi vantaggi per la costanza e la riproducibilità dell'effetto terapeutico. Può essere indicata, da sola o in associazione a terapie convenzionali, in molte condizioni acute e croniche ma la valutazione deve essere fatta da un medico che abbia le conoscenze adeguate (ad esempio sulle possibili interazioni alimentari e farmacologiche).

Negli ultimi anni un collega ed amico, il dott. Fabio Rodaro, ha studiato un sistema di fitoterapia psicosomatica molto interessante: alla base vi è la proprietà di molti fitoterapici di modulare i sistemi PNEI attraverso le molecole chimiche come neurotrasmettitori, ormoni e peptidi; essi possono quindi essere scelti per sostenere specifiche funzioni psicosomatiche della persona, anche in riferimento alla mappa neuropsicosomatica del dott. Nitamo Federico Montecucco, un modello di interpretazione del network psicosomatico governato dalla coscienza di Sè. In questo senso la fitoterapia psicosomatica può quindi supportare i percorsi di crescita personale nel riequilibrio delle funzioni psicofisiche e nella modulazione dello stress.

AROMATERAPIA

L'utilizzo degli olii essenziali per uso esterno e interno, con finalità preventive e terapeutiche, può considerarsi una branca della fitoterapia. Gli olii essenziali hanno molteplici e importanti effetti sulla salute psicosomatica, agendo spesso contemporaneamente su più sistemi PNEI e presentando spesso una importante efficacia antimicrobica. Possono avere una tossicità, controindicazioni e limiti di utilizzo, in particolare se per uso interno, pertanto è bene rivolgersi ad un esperto e assumerli sotto precisa indicazione e controllo.

discipline corporee

Lo scambio di informazioni tra i vari sistemi del network psicosomatico (mentecorpo) avviene in modo bi-direzionale, cioè sia dal basso verso l'alto (bottom-up/ dal corpo alla mente) che dall'alto verso il basso (top-down/ dalla mente al corpo): nel primo caso i segnali provenienti dal corpo modificano le funzioni cerebrali superiori attraverso segnali fisiologici attivati dalle pratiche di movimento e respiro consapevole con effetti positivi sul sistema muscolo-scheletrico e cardiovascolare, sull'asse dello stress (HPA), sul sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico), sulle funzioni immunitarie e sul benessere emozionale. 
I processi top-down agiscono invece attraverso la regolazione dell'attenzione e dell'intenzione portando benessere attraverso la modulazione dell'asse dello stress (HPA), dell'attività del sistema nervoso autonomo, delle funzioni immunitarie e dell'infiammazione. 
Entrambe le vie agiscono quindi attraverso i sistemi di regolazione PNEI: la bilancia autonomica (simpatico/parasimpatico), gli assi neuroendocrini (come l'asse dello stress), l'attività del sistema immunitario/infiammatorio, i processi di interocezione e cognizione.
Questi sistemi sono alla base del funzionamento del corpo, dell'attività emozionale e comportamentale, 
dei processi psicologici e globali di  consapevolezza di sè, per cui la loro modulazione sostiene la capacità di autoregolazione e la risposta individuale al cambiamento (resilienza/adattamento). 

Trovo particolarmente interessante l'approccio dello Yoga Sensibile®, conosciuto grazie alla collaborazione con Andrea Pons, naturopata e istruttore di questa disciplina.

LE PRATICHE BIOENERGETICHE E PSICOSOMATICHE

Le pratiche che propongo sono una sintesi tra quelle ideate e diffuse dall'Istituto di Neuropsicosomatica del Villaggio Globale, che derivano da antichi sistemi di benessere globale di tradizione millenaria (T'ai Chi, Qi Gong, Yoga), le tecniche psicocorporee moderne e la mia esperienza personale;  le ricerche scientifiche dimostrano l'efficacia di queste pratiche che modulano i sistemi PNEI ripristinando le comunicazioni funzionali  e sostenendo la condivisione, l'elaborazione e l'integrazione di informazioni.
Lo stato di piena consapevolezza (intenzionalità, presenza, osservazione) durante i movimenti sincronizzati con il respiro, permette di accedere all'aspetto energetico delle percezioni più fini, ripristinando la sensibilità corporea e sviluppando la capacità di sentire. Avviene così spontaneamente una regolazione dell'attività fisiologica (attraverso il sistema nervoso autonomo nelle componenti SIMPATICA e PARASIMPATICA) e della reattività emotiva; poichè emozioni ed esperienze corporee sono funzionalmente interdipendenti e l'aspetto energetico-informazionale è alla base di qualunque processo psicocorporeo, riconoscere e direzionare l'energia permette di modulare gli schemi di attivazione comportamentale, emozionale e di pensiero in modo più fluido e funzionale al benessere e all'integrità dell'individuo.

SHIATSU

Lo shiatsu, pur essendo nato in Giappone, si basa sul concetto di meridiani derivato dalla Medicina Tradizionale Cinese, un complesso corpus di conoscenze antichissime (si stima di oltre 3000 anni) comprendente numerose tecniche e pratiche. Nella mia esperienza lo shiatsu, oltre ad agire sulla componente corporea-energetica del sistema psicosomatico facilita lo sviluppo della sensibilità e della percezione di sè. Insieme all'operatrice shiatsu Elena Gonella, ho deciso di sperimentare l'integrazione tra sessioni di shiatsu e sessioni di mindfulness psicosomatica. Gli effetti sono stati molto positivi: lo shiatsu sostiene il riequilibrio energetico dei blocchi psicosomatici e ne facilita lo scioglimento, mentre la mindfulness psicosomatica e il percorso di crescita personale permette di amplificare la consapevolezza corporea-energetica e di integrarla in una consapevolezza globale più profonda, attraverso l'esplorazione e l'espressione emozionale, l'elaborazione cognitiva dei vissuti e lo stato di mindfulness. 
​Televisita con livi.it

Email: benedetta.aimone@gmail.com - Pec: benedetta.aimone@pec.it

Telefono/WhatsApp Business: +39 333 26 81 055 - Fax: 02 700 44 99 17
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Skype: Paripurna Studio di Medicina Integrata
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YouTube: Paripurna Studio di Medicina Integrata
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